L'ULTIMO GIORNO DI SCUOLA DI MIO FRATELLO.




Caro Lupo,

Oggi è stato il tuo ultimo giorno di scuola. Oggi non è semplicemente finito un anno scolastico, oggi, per te, si è conclusa quella bipolare esperienza chiamata liceo.
Ricordo ancora con chiarezza il mio ultimo giorno di scuola. Era il 2011. Mi ero fatta le trecce, ed ero felice, tanto felice. Ci siamo fatti i gavettoni correndo per tutta Via Orazio, davanti ai Carabinieri e ai giornalisti, ci siamo lanciati uova e ketchup, poi siamo andati a lavarci alle fontane di Piazza Vetra.

Ho avuto la fortuna di frequentare una scuola dall'animo forte, con uno spirito di rappresentazione unico in tutta Milano. Il Manzoni. Sempre in prima fila alle manifestazioni, sempre in prima pagina sul Corriere Milano, per le sue occupazioni impareggiabili. E pensa, Lupo, che sul Corriere della Sera il Manzoni ci è finito anche per un'indagine su professoresse dalla cattiveria inumana. Ti ricordi tutti i miei pianti, Lupo? Quelle prof, quelle criticate sul giornale, erano le mie. Il Manzoni, cosí, l'ultimo anno l'ho davvero odiato con tutta me stessa. Ma con il liceo è cosí: c'è un rapporto di amore e odio. Odi et amo.

Dicevo che ricordo ancora benissimo quell'ultima campanella. Io e i miei compagni della 3ªD ci siamo presi per mano, e abbiamo varcato quella soglia tutti insieme, prima dei temutissimi esami di maturità.

Caro Lupo, voglio dirti una cosa. All'università non avrai più tempo libero, fai sparire questa chimera dalla tua testa. O meglio, ti sembrerà di averlo, perchè sarai tu a gestirtelo, ma fidati: dopo uno spavaldo inizio in cui ti godrai l'assenza di compiti, ti accorgerai che lo studio quotidiano che ti ha insegnato un liceo importante come il tuo, è purtroppo il destino anche di uno studente universitario. L'università ti piacerà, ne sono sicura. Ti troverai il mercoledì a far serata fino alle 4 del mattino: ti sembrerà strano, ti sentirai il padrone del mondo con l'invincibile forza di un ventenne, e deciderai che alle lezioni del mattino dopo tu non ci andrai, no. Senza nemmeno il bisogno di una giustifica. Andrà così. Conoscerai tantissima nuova gente, da ogni parte d'Italia, ti sentirai un campione. Perchè è così, in fondo, che ci si sente a 20 anni.

Ma oggi, durante il tuo ultimo giorno di scuola della vita, ti voglio confessare una cosa: gli intervalli, le pause in bagno col timore che la prof ti metta la nota, i bigliettini e le merendine mangiate con la testa nello zaino, le ore di educazione fisica e le corse in cortile, i vari "Prof, io mi giustifico" o "Prof, ci sposta la verifica", le bigiate e le firme false, le gite, i genitori a colloquio, il registro, il compagno di banco, la tua classe unita e coesa, i cambi dell'ora e gli astucci lanciati, il compagno preso di mira e il secchione, il leccaculo e lo sfigato, ti mancherà tutto. Le ore buche che tanto amavi al liceo, le odierai. E sai di cosa sentirai la mancanza? Di tutti quei 4 che hai preso. Io ne presi così tanti. Ti ricordi del mio 1 meno meno? Che poi ho recuperato prendendo 1? Beh, Lupo, ci riderai su, per quanto ti avessero afflitto allora. Perchè quei voti non dicono nulla di te, se non che sei dannatamente simpatico (perchè chi prende solo 8 è una palla, non conosce il brivido della restituzione dei compiti in classe, non ha mai visto gli occhi infuocati della madre). 

All'università imparerai a dare il giusto peso ai voti, e a questo proposito, vorrei che tu facessi tuo il mio motto: «Rifiutare i voti è maleducazione.»

Un po', sai, ti mancheranno anche i professori: non tutti, sia chiaro. In fondo, avevano imparato a conoscerti, mentre all'università per i docenti sarai solo un numero nell'elenco delle persone da interrogare durante quell'appello. E, se andrai a colloquio, non si ricorderanno di te.

Quindi Lupo, goditi la gioia della fine della scuola, ma lascia sempre uno spazietto nel tuo cuore per i ricordi legati a questi 5 anni di Purgatorio, dove un giorno ti sembrava d'essere uscito a veder le stelle, e il giorno dopo ripiombavi fra le fauci di Lucifero.

Buon ultimo giorno di scuola, "piccolo" Lupo.

B.

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