IO SU WHATSAPP LEGGO E NON RISPONDO




In data 5 Novembre, WhatsApp ha introdotto il doppio tic di colore blu. Io ho scaricato l’aggiornamento ieri, e ho qualcosa da dire a riguardo.

Ne stanno parlando tutti. Link su Facebook, immagini parodiche, articoli di giornale che dichiarano la morte della privacy. Insomma, Zuckerberg ne ha combinata un’altra delle sue. Come quando ci aveva obbligati tutti a passare dal profilo al diario, da wall a timeline. Per me era stato un grande shock, e avevo provato invano a oppormi fino all’ultimo, finché un giorno, effettuando il login, mi era comparsa l’odiosa scritta “Ei Beatrice! Scegli la tua immagine di copertina e scopri il tuo nuovo diario!” Una quantità impressionante di ricordi imbarazzanti, sbattuti lì, in prima pagina. Facebook mi aveva costretto a sorbire i miei post ridicoli del 2009. Tutti quelli che dicono sempre ca**o. Suicidio sociale. E, per la cronaca, io cazzo non lo censurerei mai: è una parola così bella. Cazzo. Inoltre, sulla destra, tutto l’elenco delle annate passate, per poter andare indietro fino al 2010 con un solo click. Andare indietro a rileggere “che palle domani la versia balza ora mi bevo un Blumele con Tonio Cartonio”. Disagio palpabile.

Ma arriviamo alla doppia spunta blu. A qualcuno dotato di un minimo di senno, detto onestamente, frega qualcosa? Non so se è capitato anche a voi, ma io ho fatto caso a una cosa, spulciando la mia Home di Facebook. Tutti quelli che hanno condiviso status, link o quant’altro su questo benedetto aggiornamento di WhastApp, sono degli sfigati epici. Gente a cui  (posso essere cattiva?) non scrive nessuno. La mamma un paio di “Vai a buttare la spazzatura”, i tre amichetti soliti, ma nulla di più. Eppure questi soggetti sono inferociti. Preannunciano omicidi e suicidi. Manco avessero chissà quali conversazioni porche con Emily Ratajkowski.

Che poi anche prima era possibile capire se uno avesse letto o meno il messaggio. Bastava guardare l’ultimo accesso. Okay, è vero, uno può aprire l’applicazione ma non il tuo specifico messaggio. Ma trovo che entrare e non guardare di proposito il testo sia un schiaffo morale più grande del visualizzare e non rispondere.
Ah, che palle, mi ha scritto quella balena rompipalle della… Ma come si chiamava poi quel roito? No, non leggo il suo, ma aspetta che rispondo a Tettona incontrata al Burger King.


Chi si lamenta, non ha mai visualizzato e non risposto in seguito. Chi si lamenta, ha una vita molto noiosa. Per chi non si lamenta, non è cambiato nulla.

Oggi, attraverso le impostazioni vicino a copia e incolla, è addirittura possibile verificare l'ora precisa in cui è stato visto il messaggio. Ripeto: anche prima con “ultimo accesso alle…” non è che vi fossero molti dubbi.
E comunque a me questa storia dell’uccisione della privatezza proprio fa ridere. Ho letto e non ho risposto, e allora? Lo faccio dopo, non mi hai detto che il Blumele del sopracitato Tonio t’ha mandato in coma etilico e devo scegliere il legno per la cassa da morto. Fatti una vita, o meglio, facciamoci una vita, mentre l’altro non ti/ci caga. E impariamo a comportarci così anche noi, non è la fine del mondo.

Visualizzare e non rispondere è sempre un atto volontario, ovviamente, e può essere dettato da ragioni diverse, quali:


  • non ho tempo adesso;
  • non ho mai letto nulla di meno interessante;
  • voglio rispondere per bene in maniera lunga dunque lo faccio dopo;
  • tu prima non mi hai risposto quindi adesso aspetti un paio di ore;
  • c’è una replica della Melevisione alla TV;
  • questo messaggio non merita risposta;
  • questa persona non merita risposta.



Voi che ne state facendo una tragedia, davvero, datevi una calmata. A nessuno è mai importato di voi, è ora che tiriate fuori gli attributi e cominciate a snobbare voi per primi. Ogni tanto fa bene. Senza mai cadere nella maleducazione. Che non gli/le piacete, lo sapevate già, era piuttosto evidente…
E allo stesso tempo, voi che adesso avete paura di essere scoperti, ma siete seri? Guardate che nessuno sta piangendo per questo estremo gesto di ribellione, stiamo già scrivendo a un altro.

Detto ciò, mi immagino già le conversazioni-tipo fra me e le mie amiche:
“Ha letto e non ha risposto nulla.”
“Ma sei sicura? Secondo me non ha aperto il tuo messaggio.”
“Guarda, sono diventati blu! Ha letto eccome quello stronzo.”
“Ma ho sentito che a volte cambia colore per sbaglio, è un errore del sistema. Fidati, non ha letto. Oppure comunque è in una zona dove non prende bene il 3G. Sicuro al cento per cento.”
“Hai ragione, allora gli scrivo ancora.”

Non è cambiato assolutamente nulla, credetemi. Solo un po’ mi urta quel blu lì, così. Il grigio, per una pura questione estetica, mi garbava di più.


PS: Ha effettuato l’accesso alle 20:18, aveva visualizzato alle 19:55. Non si può andare avanti così. Io lo mollo perché finché si scherza va bene, ma oggigiorno alla base di una relazione stabile, duratura e serena c’è la fiducia su WhatsApp. E chi è senza peccato apra WhatsApp davanti a tutti. Ora.



B.

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